Cappotto termico su edifici storici: online la nuova guida tecnica Cortexa
Cappotto termico su edifici storici: la nuova guida Cortexa

Cappotto termico su edifici storici: un’opportunità per coibentare l’involucro senza alternarne l’aspetto

Scarica gratuitamente la Guida tecnica Cortexa che illustra gli aspetti fondamentali per realizzare interventi di restauro energetico tramite cappotto termico su edifici storici

Il quaderno tecnico fornisce una panoramica completa degli aspetti fondamentali da tenere in considerazione in caso di intervento di riqualificazione con cappotto termico su edifici storici.

L’Italia vanta un patrimonio immobiliare di rilevante valore storico: più di 3 milioni di edifici sono stati edificati prima del 1945[1]. Tale patrimonio è stato oggetto, nel tempo, di specifiche leggi volte a tutelarlo. La sfida futura riguarda invece il loro efficientamento energetico senza alterarne l’aspetto esteriore. Gli interventi richiedono una approfondita analisi preliminare volta a ricostruire la storia dell’edificio, la verifica di eventuali vincoli[2] a cui è sottoposto e l’impiego di materiali compatibili con quelli esistenti.

L’isolamento termico dall’esterno di edifici storici rappresenta una vera e propria opportunità, in quanto, oltre a contribuire al risparmio energetico, consente di proteggere le superfici murarie, risolvendo molte patologie delle facciate. In questo senso il Sistema a Cappotto, fornito come kit da un unico produttore, dotato di certificato ETA e marcatura CE, può apportare importanti migliorie all’edificio tra cui il risanamento di problematiche fessurative tipiche delle facciate non isolate, la conservazione e protezione delle murature, aumento della resistenza agli agenti atmosferici ed eliminazione dei ponti termici.

Oggi, inoltre, grazie alla ricerca di nuove finiture per cappotto esterno, si possono garantire soluzioni estetiche legate sia alla geometria dei decori storici (bugne, lesene e cornici), sia alle tonalità di colore chiaro/scuro naturale tipiche dei rivestimenti minerali e delle vecchie finiture.

Cappotto termico su edifici storici: analisi preliminare

Un intervento di restauro energetico, che prevede l’applicazione di un Sistema a Cappotto su un edificio storico, deve partire da:

  • un’attenta analisi dell’esistente, identificando eventuali problematiche e recuperando tutte le possibili informazioni sull’edificio, come precedenti interventi che si sono susseguiti nel tempo;
  • valutazione delle possibilità applicative di messa in opera del Sistema a Cappotto;
  • progettazione accurata dell’intervento;
  • approvazione e collaborazione con la Soprintendenza ai beni culturali.

Compatibilità del Sistema a Cappotto con gli edifici storici

Una volta accertata la fattibilità dell’intervento, è necessario attuare una rigorosa valutazione preliminare della stratigrafia del supporto per scegliere correttamente i materiali da impiegare.

  • Pannelli isolanti in lana minerale o in fibre naturali caratterizzati da elevata permeabilità al vapore acqueo hanno una perfetta compatibilità con edifici storici. Per l’incollaggio e la rasatura dei pannelli isolanti, i collanti-rasanti a base minerale sono i prodotti più utilizzati e idonei.
  • Per la rete d’armatura valgono le regole tecniche per il Sistema a Cappotto: impiego di una specifica rete in fibra di vetro, alcali resistente, facente parte del sistema, che contribuisce all’irrobustimento dello strato di rasatura.
  • Per la scelta del tassello e il corretto dimensionamento del numero di fissaggi possono essere effettuati in situ specifici test di pull-out per valutare la resistenza all’estrazione dei tasselli in base alle resistenze dei vecchi supporti murari.
  • Per l’intonaco di finituraa si raccomandano rivestimenti con caratteristiche leganti silossaniche o ai silicati con effetto minerale opaco, con limitazione di utilizzo di resine di natura organica e in particolare acrilica. La scelta del colore della finitura deve essere fatta sulla base di ricerche e indagini storiche sul territorio, analizzando le cromie utilizzate nel contesto in cui si interviene. Oltre a ciò, sarà necessario studiare in modo corretto lo schema cromatico dell’edificio al fine di applicare il colore senza alterare il rapporto tra ordine architettonico e fondo murario.

Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare la guida Cortexa dedicata al restauro energetico di edifici storici con Sistema a Cappotto visitando questa pagina del sito Cortexa.


[1] Fonte: CRESME e Cnappc, ricerca “Chi ha progettato l’Italia? Ruolo dell’Architettura nella qualità del paesaggio edilizio italiano”, 2017

[2] Con il termine edificio storico si considera generalmente tutto ciò che è stato costruito prima del 1945. La vera distinzione viene posta sul temine di edificio vincolato. Il Codice dei Beni Culturali, D.lgs. 42/2004 definisce immobile vincolato un bene di proprietà privata, per il quale sia stata notificata e motivata al proprietario una dichiarazione di interesse culturale, da parte della Soprintendenza di competenza.

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