Pitture isolanti: non sono una alternativa al cappotto termico
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Pitture isolanti come alternativa al cappotto termico: un pericoloso mito

Le così dette pitture termoisolanti o pitture isolanti promettono importanti risparmi energetici, facendo intendere che – con una semplice pennellata – possano rappresentare una valida alternativa al cappotto termico. La verità però – come illustrato nel comunicato dalla Commissione Tecnica Cortexa – è molto diversa: il contributo di queste pitture nella regolazione della temperatura e dei consumi energetici è irrilevante

Da oltre dodici anni Cortexa, progetto associativo che riunisce le più importanti aziende del settore dell’Isolamento a Cappotto in Italia, si impegna a diffondere la cultura dell’Isolamento a Cappotto di Qualità, assistendo ciclicamente alla nascita di falsi miti che si impegna a sfatare per sgombrare il campo da false promesse e tutelare tutta la filiera, inclusi i committenti finali delle opere edili.
Il tema delle pitture isolanti, dette anche pitture termoisolanti, è uno di questi “falsi miti”.

Cerchiamo di fare chiarezza grazie al contributo della Commissione Tecnica di Cortexa e precisiamo subito che isolare termicamente un’abitazione significa creare benessere e risparmio energetico in tutta la struttura. Per ottenere questi risultati il passo in assoluto più importante è l’isolamento termico efficace dell’involucro edilizio, che deve essere realizzato secondo precisi criteri:

  1. il primo passo importante da compiere è quello di scegliere Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto dotati di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e marcatura CE di sistema. Molte imprese e applicatori, invece, assemblano prodotti di diversa provenienza – ad esempio comprando colla, tasselli, pannello isolante e finitura da diversi fornitori – non testati per creare insieme un sistema che garantisca le massime prestazioni e la massima efficacia, con conseguente perdita dei benefici provenienti dall’Isolamento Termico a Cappotto;
  2. È necessario avvalersi di progettisti esperti in materia di Cappotto Termico e isolamento dell’involucro degli edifici, che conoscano e seguano la norma UNI 11715:2018, contenente il rapporto tecnico sulla “Progettazione e posa in opera dei sistemi di isolamento termico a cappotto”, e prevedano l’uso di materiali isolanti certificati e garantiti;
  3. Infine, è necessario avvalersi di posatori con conoscenze, abilità e competenze nella posa dei Sistemi di Isolamento a Cappotto certificate secondo la norma UNI 11716:2018.

Se quindi i cappotti realizzati, progettati e posati male non funzionano, è impensabile credere o sostenere che pochi millimetri delle così dette pitture isolanti siano in grado di garantire le stesse prestazioni di un cappotto termico.

Le pitture isolanti come sostituto dell’isolamento termico: una pericolosa promessa

Le false promesse di isolamento termico hanno permesso alle vernici cosiddette “termoisolanti” o pitture isolanti di trovare un buon consenso sul mercato dei consumatori finali. Chi non desidererebbe infatti risolvere il problema dell’isolamento termico con una semplice pennellata e a basso costo, senza interventi più invasivi come l’isolamento della facciata e tutto ciò che ne consegue? Nonostante si sappia che la denominazione è ingannevole, sul mercato continua ad aumentare l’offerta e la pubblicità delle cosiddette pitture isolanti o pitture termoriflettenti proposte in maniera erronea, ossia come alternative efficaci all’Isolamento Termico a Cappotto.
Queste pitture contengono microsfere o nanoparticelle di ceramica o vetro, che creano uno strato d’aria tra la parete e la pittura che contribuisce a uniformare la temperatura della parete e disincentivare la formazione di condensa così come di muffa e batteri, ma senza esercitare alcun tipo di effetto termoisolante degno di nota. A conferma di questa affermazione basta verificare l’ambito d’uso consigliato dai produttori seri di pitture, come quelli consorziati in Cortexa: si tratta di pitture consigliate per ambienti umidi come bagno, cucina e lavanderia, dove tipicamente esiste un problema di condensa. Queste pitture, quindi, dovrebbero essere promosse esclusivamente come una soluzione destinata ad ambienti soggetti alla formazione di condensa e definite solo ed esclusivamente pitture anticondensa. Per fare chiarezza e tutelare i consumatori, Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori più nota in Italia, ha effettuato nel 2014 un test su quattro note marche di pitture vendute come termoisolanti, dimostrando che le promesse non corrispondono a realtà: la pittura che ha dato il risultato migliore ha aumentato la temperatura media superficiale della parete di soli 0,74°C e non ha esercitato alcun potere isolante effettivo sulla parete.

La conclusione? Promuovere queste pitture come una alternativa all’isolamento termico equivale a truffare il consumatore. Anche i materiali più prestazionali, se posati in pochi millimetri, non possono essere considerati strati isolanti che possano esercitare un effetto positivo sul comportamento invernale o estivo dell’involucro edilizio. Tantomeno possono esercitarlo delle semplici pitture.


Fonte della citazione: Altroconsumo 279, Guida “Il piacere della casa isolata”, marzo 2014

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