Sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto: errore da evitare
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Sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto: un grave errore da evitare

Perché la sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto viene considerata un grave errore nella posa del cappotto termico?

Il cappotto termico di qualità è un sistema dotato di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e di marcatura CE di sistema. Questo vuol dire che i suoi componenti sono testati per garantire, assieme, le migliori prestazioni possibili. Un isolamento effettuato comprando e assemblando elementi di diversi produttori, non testati in combinazione tra loro, non può fornire le stesse garanzie di qualità, durata e prestazioni.
Perché un Sistema a Cappotto possa essere definito tale, è inoltre di fondamentale importanza la corretta posa del cappotto termico così come la corretta progettazione cappotto termico.

Sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto: un errore che mette in discussione la validità e la durabilità del Sistema

Uno tra gli errori più grossolani che un applicatore non dovrebbe mai commettere è la sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto certificato. Si tratta di un errore che viola la definizione del Sistema stesso: per la realizzazione dell’isolamento termico è infatti importante scegliere Sistemi a Cappotto forniti e certificati come kit dai produttori, dotati di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e di marcatura CE di sistema. La scelta di sostituire un componente del Sistema con un altro – spesso dettata dalla fretta, dalla volontà di generare dei risparmi, anche a beneficio del committente che richiede uno sconto sul preventivo o da insufficienti conoscenze sul cappotto termico – mette a tutti gli effetti in discussione l’efficacia del sistema di isolamento termico stesso, che va a perdere la garanzia del sistema certificato.
Il cappotto termico viene infatti ideato e successivamente certificato come Sistema, se e solo se tutti i materiali che lo compongono sono stati studiati per lavorare assieme.

I componenti che costituiscono il cappotto termico sono i seguenti:

  • la malta adesiva / i collanti per il fissaggio dei pannelli isolanti;
  • i tasselli per il fissaggio meccanico aggiuntivo;
  • i materiali isolanti;
  • le malte e le reti di armatura;
  • gli intonaci di fondo / rasatura;
  • gli intonaci di finitura;
  • i rivestimenti speciali;
  • i prodotti per la sigillatura dei giunti;
  • gli accessori quali la rete angolare, i paraspigoli e i profili per raccordi e bordi e per i giunti di dilatazione, i profili per zoccolatura e i nastri di guarnizione.

Nessuno di questi componenti può essere sostituito senza compromettere la qualità del lavoro e la sua efficacia.

Sostituzione di un componente del Sistema a Cappotto: quello che può sembrare inizialmente un risparmio, si trasformerà invece in un problema costoso sia a livello economico che in termini di reputazione del posatore e del progettista

I così detti “cappotti termici assemblati”, ossia costituiti da elementi di diversi produttori non certificati come kit, sono attrattivi per imprese e posatori sottoposti a forti pressioni economiche: se il committente tira troppo sul prezzo, il posatore, per potere guadagnare e non perdere la commessa, cerca di ricorrere a soluzioni meno costose. Una di queste è appunto il cappotto assemblato e non certificato. Questa scelta, però, non fa l’interesse di nessuno:

  • il committente non otterrà un lavoro di qualità, con evidenti svantaggi sia a livello estetico che prestazionale;
  • il progettista non vedrà rispettato il suo progetto iniziale e, se incaricato anche della direzione lavori, porterà l’intera responsabilità sui danni generati dal cappotto termico mal realizzato;
  • l’impresa non potrà in alcun modo rivolgersi al produttore in caso di problemi, in quanto i produttori rispondono solo ed esclusivamente di sistemi certificati.

Per progettisti e imprese sbagliare un lavoro di isolamento termico a cappotto, oltre che conseguenze economiche potenzialmente disastrose, può significare anche una perdita della reputazione. Un cappotto termico sbagliato può anche avere evidenti segni estetici. Il passaparola negativo si genererà e propagherà molto velocemente.

La corretta progettazione e posa del cappotto termico: gli strumenti a disposizione di progettisti e posatori

Tutti gli applicatori che desiderano incrementare le proprie conoscenze in merito alla posa del cappotto termico possono inoltre partecipare ai corsi di posa del Sistema a Cappotto organizzati dalle aziende associate a Cortexa. Per domande o richieste specifiche è possibile ottenere una consulenza gratuita da parte dei tecnici Cortexa. Il Manuale di Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa rimane in ogni caso lo strumento per costruire le basi delle conoscenze sul cappotto termico, sia per progettisti che per posatori. La pubblicazione della norma UNI 11716:2018 , avvenuta nel giugno 2018, apre inoltre la strada alla definizione di un percorso di certificazione professionale per gli applicatori di Sistemi a Cappotto. Grazie a questi percorsi i posatori potranno acquisire le giuste conoscenze relative alla posa del cappotto termico, evitando così ogni tipo di errore legato alla posa in opera. Anche per il progettista finalmente sono disponibili dei chiari riferimenti normativi per la progettazione cappotto termico, contenuti nella norma UNI/TR 11715:2018 e relativo rapporto tecnico sulla “Progettazione e posa in opera di sistemi di isolamento termico a cappotto”. Tale norma nasce proprio sulla base del manuale Cortexa che rimane il riferimento principale in Italia per il cappotto termico di qualità.

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