Come scegliere il cappotto termico: i suggerimenti di Cortexa
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Come scegliere il cappotto termico: online la guida con i suggerimenti di Cortexa

Scarica gratuitamente la Guida dedicata al tema della scelta del Sistema a Cappotto
Uno strumento che permette al privato di determinare la qualità di un Sistema a Cappotto e sfatare al contempo i falsi miti che lo riguardano

Come scegliere il cappotto termico: i criteri da rispettare

Come scegliere il cappotto termico? È proprio questa una delle domande più frequenti che perviene a Cortexa da parte dei committenti privati che si interessano al tema dell’isolamento dell’involucro edilizio tramite Sistema a Cappotto.

Il Sistema di Isolamento Termico a Cappotto è la misura in assoluto più efficace per ridurre i consumi energetici della propria casa, aumentandone allo stesso tempo la sicurezza, il comfort e il valore di mercato.
Cortexa gestisce quotidianamente un elevato numero di richieste, non solo da parte di progettisti e imprese ma anche privati che intendono informarsi per assicurarsi di compiere le scelte giuste. É con questa consapevolezza che Cortexa, oggi più che mai, complice anche l’avvento del Superbonus 110%, si impegna a diffondere il credo – a tutela dell’intera filiera – che i Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto garantiscono la massima efficacia e durevolezza unicamente se scelti, progettati e applicati secondo tre rigorosi criteri di qualità:
la scelta del Sistema a Cappotto: il primo elemento da tenere in considerazione per tutelare l’efficacia e la non contestabilità dell’intervento è la corretta scelta del Sistema a Cappotto: fornito e testato come kit da un unico produttore, dotato di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e marcatura CE di sistema. Il cappotto termico è costituito da diversi componenti (malta collante, pannello isolante, tasselli, ecc.). La qualità, durabilità ed efficacia di un cappotto è data solo e soltanto se i vari componenti sono stati testati per lavorare assieme e sono stati forniti in kit dal produttore. Solo così si potrà parlare di Sistema. Per far si che un Sistema venga considerato eccellente, tutte le aziende dovrebbero optare per la certificazione del Sistema stesso, realizzata da laboratori esterni e indipendenti dall’azienda, che verificano su facciate e campioni in scala 1:1 se il Sistema descritto è idoneo all’impiego previsto. Ne consegue che i cosiddetti cappotti assemblati, ovvero costituiti da componenti di produttori differenti, non essendo certificati, non possono garantire l’efficacia totale dell’intervento.
la scelta di un progettista competente: scegliere e fare uso di un Sistema a Cappotto certificato è necessario ma non sufficiente. Cortexa raccomanda di affidare l’incarico a professionisti esperti, che conoscano il Manuale Cortexa e la norma UNI/TR 11715 e che possano dimostrare di aver già realizzato interventi della stessa entità. Non è possibile fare a meno di progettare il cappotto termico: un calcolo termico errato piuttosto che la mancata cura dei dettagli costruttivi possono compromettere la durata e l’efficacia del Sistema.
la scelta di posatori/imprese qualificati: anche il miglior cappotto termico, se posato male, non è in grado di garantire le migliori prestazioni possibili. Nella scelta degli attori che eseguiranno le opere, è fondamentale accertarsi che si tratti di imprese che ne abbiano le competenze, che abbiano realizzato con successo interventi di pari entità e che siano finanziariamente solide. Per l’installatore di Sistemi a Cappotto è necessario verificare l’esperienza e gli attestati di specifici corsi di formazione, come ad esempio i corsi Cortexa, nonché la certificazione delle competenze secondo la norma UNI 11716.

Unicamente rispettando i tre criteri prima citati è possibile ottenere, grazie al Sistema a Cappotto, i seguenti benefici:
– riduzione dei consumi energetici in estate e in inverno, risparmio in bolletta e spese di manutenzione ridotte;
– maggiore comfort nelle abitazioni e qualità dell’aria interna migliore;
– incremento del valore dello stabile;
– rispetto delle leggi vigenti in materia di efficienza energetica e accesso a importanti vantaggi fiscali.

Come scegliere il cappotto termico: sfatiamo i falsi miti

La Guida alla scelta del cappotto termico è inoltre un utile strumento per contrastare la diffusione delle cosiddette “fake news” relative al mondo dell’isolamento termico, che se trovano spazio per diffondersi rischiano di compromettere ingiustamente la reputazione del Sistema a Cappotto. Tra i principali falsi miti troviamo:
il cappotto va rifatto dopo pochi anni: FALSO, il cappotto dura nel tempo. Per avere la garanzia che un cappotto duri nel tempo, senza presentare difetti estetici e funzionali e mantenendo inalterate le prestazioni di isolamento termico, vanno rispettate le tre regole descritte in precedenza, ovvero impiego di Sistemi a Cappotto forniti e certificati come kit da un unico produttore, dotati di certificato ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e di marcatura CE di sistema; progettazione ad opera di un progettista esperto; posa a cura di imprese e installatori specializzati.
le pareti con cappotto non respireranno più e si creeranno problemi di umidità e muffa: FALSO. La “casa che respira” o la “casa che soffoca” sono in realtà affermazioni senza fondamento. La casa non hai mai respirato e mai potrà farlo. La casa può “respirare” solo tramite il ricambio d’aria che avviene all’apertura delle finestre o mediante la ventilazione meccanica controllata. Se prima dell’intervento non sono presenti problemi di umidità, questi non potranno presentarsi dopo l’intervento.
il cappotto non isola dal caldo estivo: FALSO, il cappotto riduce il calore che passa attraverso i muri. Studi scientifici sul tema dimostrano una comprovata efficacia del cappotto termico anche in estate e nei paesi caldi: il numero di ore annuali con temperatura interna superiore a 25°C può essere ridotto fino al 75% adottando un Sistema a Cappotto eccellente.

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